Installata nel 2019 accanto allo stadio olimpico di Tokyo in sostituzione di un campo di baseball, la pista Mondotrack WS, utilizzata come area training per le discipline di atletica dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ha permesso ai tantissimi atleti in gara di riscaldarsi in modo ottimale sulla stessa superficie che li aspettava all’interno dello Stadio.
Ancor prima dello svolgimento delle Olimpiadi, la Kuriyama Corporation, storico partner giapponese di Mondo, ha iniziato a cercare una nuova sistemazione per la warm up track olimpica.
L’area occupata da questa parte dell’impianto, infatti, sarebbe stata smantellata, per lasciare spazio al ripristino del campo da baseball di cui aveva temporaneamente preso il posto.
La pista di riscaldamento, dopo soli due anni di vita, rischiava di essere rimossa e smaltita, nonostante le sue ottime condizioni.
Già nel febbraio 2020 l’ateneo dell’Aichi University di Toyohashi, circa 350 km a sud-ovest di Tokyo, si dimostra interessata all'acquisto della pista. L’accordo viene però ultimato e firmato solo nel settembre 2021.
Alla base di questa possibilità di riutilizzo, c’è la scelta oculata del Comitato Olimpico di installare non una pista in colato, ma una superficie prefabbricata, Mondotrack WS, permettendo così la disinstallazione del materiale ed il suo riutilizzo in un nuovo impianto.
Al termine dei Giochi Olimpici, la pista di riscaldamento aveva già una nuova destinazione ufficiale e si poteva quindi pianificare il suo trasferimento, avvenuto nella primavera 2022.
Nella delicata fase dello smantellamento, è stata fondamentale la prontezza e professionalità del giapponese, che ha prima di tutto svolto un’ispezione accurata della pista, per accertarsi delle condizioni complessive.
Dopo la rimozione, la pavimentazione è stata trasferita presso i magazzini della Kuriyama Corporation per essere selezionata: 4.000 mq della pavimentazione originale Mondotrack WS della pista di riscaldamento, ritenuti idonei per essere riutilizzati, sono stati accuratamente puliti e preparati in attesa della nuova installazione, mentre la restante parte è stata smaltita.
Un’ispezione che, alla luce di alcuni lievi danni alla superficie, ha richiesto una settimana, ma che è stata fondamentale per poter poi velocizzare la fase di re-installazione del materiale presso il nuovo impianto, portata a termine a marzo 2022, in sole due settimane.
L’Università di Aichi ha così potuto finalmente inaugurare la sua nuova pista di atletica.
L’ateneo disponeva infatti di una pista Sportflex Super X, installata nel 1994, ormai usurata. A causa delle ridotte disponibilità di budget, però, il campus non aveva potuto sostituire la vecchia pista di atletica.
I Giochi di Tokyo, la lungimiranza del Comitato organizzatore e quella dei suoi partner tecnici hanno però permesso di dotare l’Università di Aichi di un nuovo impianto di atletica leggera.
La nuova pista Mondotrack WS ha così eliminato i rischi di infortunio legati all’uso continuativo di una pista ormai consumata e permesso agli studenti di allenarsi e gareggiare sulla stessa pista utilizzata dagli atleti olimpici, permettendo, però, all’Università di rientrare nel proprio budget.
L’Università di Aichi intende aprire la propria pista di atletica anche agli alunni delle scuole elementari locali, alla comunità sportiva e offrire alla città un’infrastruttura che faciliti e incoraggi l’educazione sportiva a tutti i livelli, con l’ausilio di una pista di alto livello.
Tramandare un’eredità olimpica, che superasse gli impianti professionistici e portasse le Olimpiadi di Tokyo sotto i piedi dei giovani atleti è stato possibile grazie alla scelta del Comitato Organizzativo di installare una superficie prefabbricata, in modo da ridurre l’impatto ambientale dello smantellamento della pista di riscaldamento per il ripristino del campo da baseball di cui aveva preso il posto.
Parallelamente, destinare la superficie della pista all’Università di Aichi, ha permesso di realizzare un progetto concreto per lo sviluppo e la diffusione della cultura sportiva.
Una soluzione già adottata da altri grandi eventi sportivi del passato, come i Commonwealth Games del 2018 e del 2014, che hanno dimostrato come installare piste prefabbricate per l’atletica leggera permetta di realizzare strutture versatilità, capaci di rispettare gli standard internazionali e ridurre concretamente l’impatto ambientale.