Stadio Curotti Città dello Sport di Domodossola

Con la riqualificazione architettonica dello stadio Curotti, delle piscine, dei campi sportivi limitrofi e della pista di atletica, la città dello sport di Domodossola è tornata a essere il fulcro per gli amanti dello sport e per l’intera comunità. E i giocatori della Juventus Domo potranno finalmente allenarsi e giocare su un campo LND standard, firmato MONDO.

Ci sono spazi cittadini che sanno di aggregazione e di momenti condivisi. Le strutture sportive nascono proprio per questo: dare alla comunità aree dove integrarsi, coltivare insieme passione, valori positivi e spirito di squadra.

A Domodossola però, lo Stadio Curotti e il complesso della Città dello Sport di cui fa parte, avevano purtroppo perso questa prerogativa, finché nel 2017 è stato intrapreso il progetto di ristrutturazione dell’area, terminato con successo a inizio 2018 e inaugurato, come previsto, il 3 giugno, in occasione della Giornata dello Sport.

La sfida: riportare a casa la Juve Domo e ridare alla comunità il proprio polo sportivo

10 mesi di lavori in condizioni metereologiche spesso proibitive hanno ridato luce allo Stadio Curotti e oggi, sorvolando il complesso della Città dello sport, saltano subito all’occhio il grande rettangolo verde inserito nell’anello blu della pista di atletica dal manto erboso e le piscine.

Dagli anni ‘50, lo stadio è sempre stato usato sia dai professionisti (è qui che la Juve Domo ha raggiunto la C 2 prima di essere costretta a emigrare a Villadossola), sia dagli amanti dello sport e tale doveva tornare a essere nel progetto del Comune presentato alla Fondazione Cariplo, «Dal borgo della cultura al borgo dello sport».

È proprio grazie al bando della Fondazione, al contributo del Comune e a quello della società Sport Group, che avrà in gestione l’impianto, che il desiderio di restituire un polo sportivo alla città e alla Provincia si è trasformato in realtà.

“Ritengo che il recupero del patrimonio di impianti sportivi presenti oggi in Italia possa essere una sfida impegnativa da affrontare, ma che sia necessaria per dare la possibilità a sempre più persone di praticare sport, anche a livello non agonistico.” Arch. Piero Piana

Riprogettare un complesso sportivo storico, adeguandolo alle nuove normative edilizie, sportive e di sicurezza, coniugare le esigenze di budget, gestione e manutenzione e le finalità ludico-ricreative dell’impianto è una grande sfida.

Nel caso dello Stadio Curotti, Piero Piana, Architetto responsabile del progetto, si è anche dovuto confrontare con le federazioni nazionali che gestiscono il sistema di omologazioni dei sistemi sportivi, per assicurare che il campo di calcio e la pista potessero ospitare competizioni agonistiche.

Nel caso del campo a 11, in particolare, era inizialmente prevista l’installazione di un sistema certificabile LND standard, che permettesse alla Juventus Domo di ritornare a giocare sullo stadio di casa.

Per Marco Longo Dorni, gestore dell’impianto, era fondamentale invece che il sistema selezionato mantenesse nel tempo le proprie caratteristiche e performance, fosse facile da mantenere e permettesse un uso intensivo del campo.

Grazie all’impegno congiunto del team AEDES e MONDO, è stato possibile presentare un sistema in erba sintetica che soddisfacesse e superasse le esigenze della committenza, perché certificabile sia LND STANDARD che PROFESSIONAL e perfetto anche per i campi a 7 e a 5 che completano il complesso.

Un sistema che oggi è finalmente il campo su cui è tornata ad allenarsi la Juventus Domo e su cui i bambini della zona potranno trascorrere le imminenti vacanze estive, senza timore di rovinare il terreno di gioco dei propri beniamini.

GESTIRE UN COMPLESSO POLISPORTIVO È “COMPLESSO”!

“Il Curotti è da sempre stato punto di ritrovo e aggregazione per scuole, podisti, appassionati di sport e anche dopo questo restyling e pur passando sotto una gestione privata come la nostra dovrà continuare ad essere quello che è stato per diverse generazioni di domesi e non solo.” Marco Longo Dorni, Gestore della Città dello Sport

Il rapporto con il pubblico, quello col personale, l’armonizzazione di utenze diverse e la manutenzione sono solo alcuni aspetti dell’attività di gestione di un impianto polisportivo.

A Domodossola, la ristrutturazione del Curotti ha permesso di disporre finalmente di spogliatoi separati per calciatori e atleti, ottimizzando i tempi di chi arriva e chi esce e l’organizzazione degli allenamenti su campo e pista, senza creare interferenze.

L’affidamento della gestione ad un'unica società, la Sport Group, ha migliorato la fruibilità dell’impianto e centralizzato le diverse attività di supporto su un team affiatato di professionalità diverse, dalla segreteria, all’assistenza bagnanti, fino alla manutenzione.

E nel caso dei campi da calcio, il sistema in erba sintetica si è rivelato una scelta azzeccata, non certo per eliminare completamente la necessità di manutenzione, ma per ridurla notevolmente:

"Il pensiero comune secondo il quale un campo in sintetico non da nessuna manutenzione è da sfatare in quanto il campo va comunque irrigato nel periodo estivo per evitarne il surriscaldamento e l'usura precoce e settimanalmente va tirata la gomma che inevitabilmente con l'utilizzo va a spargersi in maniera eterogenea sul manto. Certo però che rispetto ad una comune manutenzione di un normale campo in erba naturale è nettamente inferiore" ci dice Longo Dorni.